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Martedì 04 Dicembre 2007 presso il Teatro Magnani di Fidenza.

La compagnia "Quelli che il D'Annunzio", in collaborazione con il Circolo Folkloristico Sportivo Fornio e con il patrocinio del Comune di Fidenza, Vi invita a Teatro.

Approfondimento:

Moliére

Dopo oltre tre secoli di letture, rappresentazioni e interpretazioni che si sovrappongono e spesso si confrontano in una serrata dialettica, l’opera e la figura di Molière continuano a esercitare un immutato fascino nei lettori e negli spettatori. Il permanere del commediografo fra i classici del teatro, non solo francese, ma della cultura occidentale tutta, si deve al fatto che Molière è stato un’incarnazione integrale del teatro, essendo egli autore, attore, regista delle sue opere e amministratore della compagnia che, per prima, le metteva in scena. (…)

Molière si è affacciato sulla scena teatrale quando ormai Corbeille era sulla via del declino e quando Racine cominciava ad affermarsi. Al pari dei due grandi autori tragici francesi, e senza che questi lo adombrassero, Molière ha conosciuto il successo presso il pubblico e anche a corte, dove ottenne la protezione di Luigi XIV, il Re Sole. I contemporanei lo considerano il più grande attore comico del tempo e il più grande autore comico di tutti i tempi. (…)

Accanto a questa carriera sfolgorante e piena di trionfi professionali, si staglia una vita privata inframmezzata da contrasti e sofferenze, spesso generati dalla sua attività di commediografo. All’affermazione felice del professionista di teatro fa da contrappunto una vicenda personale segnata dalla malinconia. Anche in questo, come un perfetto uomo di teatro, Molière incarna un paradosso, essendo forse il primo della lunga serie di clown tristi che costella la storia letteraria e, più in generale, artistica. (…)

Il paradosso che nasce dall’opposizione tra la vita e le opere del grande scrittore di teatro si stempera se si considera la varietà della sua produzione, dove, accanto alle farse ridicole e burlesche e alle commedie-balletto, che rivelano un Molière nelle vesti di uomo di corte e che costituiscono un’importante testimonianza di un gusto raffinato ed essenzialmente volto al futile, si trovano le grandi commedie che, più che il riso, provocano nello spettatore e nel lettore un amaro sorriso.

Dietro la vernice del comico, esse rivelano il volto malinconico che nasce dalla constatazione dei vizi e dei difetti dell’umanità. E, in questo, Molière riprende la missione più tradizionale della commedia, il cui fine è quello di denunciare i vizi e di cercare di correggerli secondo il modello, di ascendenza classica, in base al quale il genere comico viene investito di una finalità morale: castigat ridendo moret. (…)

Quelli che il d’annunzio

L’Associazione Teatrale “Quelli che il D’Annunzio” nasce dal desiderio di alcuni alunni ed ex-studenti del Liceo D’Annunzio di Fidenza, di continuare l’esperienza teatrale avviata tra i banchi di scuola e messa da parte una volta finiti gli studi superiori per approdare all’università.

In collaborazione con alcuni insegnanti, alcuni di loro hanno continuato a frequentare il laboratorio teatrale tenuto dal regista Alfonso Alpi, di Cremona, che li aveva accompagnati per tutti gli anni degli studi superiori.

A partire dal 2004, alcune delle rappresentazioni di fine anno scolastico, hanno visto la partecipazione anche di ex-studenti che erano rimasti, per amicizia, in rapporto con gli studenti della scuola. In questo clima, più da “vera compagnia teatrale” che di laboratorio scolastico, è cresciuto e si affermato il desiderio di continuare anche finiti gli studi superiori.

            Quello che era un desiderio si è concretizzato nell’allestimento teatrale “West Side Story”, dell’aprile 2007, uno spettacolo che è stato presentato al Festival internazionale di Kankaanpaa, in Finlandia, dedicato a compagnie di giovani attori e che ha visto coinvolti oltre una ventina di studenti ed ex. Dal titolo suggestivo di “Ramppikuume” (si traduce: tremarella da palcoscenico) il Festival, ha permesso alla giovane compagnia di attori  di essere apprezzata da un vasto pubblico che ha assistito agli spettacoli (tre sono state le repliche, anche presso scuole di paesi vicini come Parkano).

Ora, con il sostegno del Comune di Fidenza e della collaborazione con il Circolo Folkloristico Sportivo Fornio, la compagnia si presenta con un lavoro teatrale su Molière.

Si tratta di due piéce giovanili dell’autore francese in cui appaiono già i temi cari all’attore-commediografo: la malinconia, la denuncia dei vizi e dei difetti della società, l’ironia e lo sberleffo.

Con questi due testi, il gruppo di amici, continua il percorso intrapreso da anni: la conoscenza di se e il confronto con testi e autori in cui sia possibile riconoscersi e al contempo andare oltre utilizzando il teatro come strumento di incontro e condivisione, quindi un mezzo e non un fine.

In questo contesto tutti i protagonisti, attori, scenografi, costumisti e tecnici sono coinvolti in una riuscita che va oltre la messinscena per sottolineare, invece, il piacere del bello e il desiderio di mostrarsi così come si è. 

 

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